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martedì 9 novembre 2010

In giro fra i vini della Provenza

Considerato il "vigneto urbano di Nizza", il Bellet si trova sulle colline della città, letteralmente tra mare e montagna. Vino AOC, il Bellet beneficia di alcuni fattori climatici che ne favoriscono l'unicità, in particolare l'altitudine tra i 150 e i 250 metri s.l.m., una ventilazione continua e un terreno arido (sabbia e sassi), simile a quello dello Châteauneuf du Pape. La produzione è piuttosto limitata ma di altissima qualità, e interessa vini rossi, bianchi e rosati. Rispetto agli altri vini della Provenza, il Bellet si caratterizza per una acidità più marcata e una robustezza e aromaticità sempre presenti.

Da Nizza, spostandoci verso ovest lungo la Strada dei Vini della Costa Azzurra e superando Cannes, arriviamo nella principale zona vinicola del sud della Francia (oltre 20.000 ettari di vitigni), dove nasce il famoso Côtes de Provence, la denominazione più estesa della Provenza, con oltre l'80% dei vigneti della regione. L'ampiezza del territorio e il fatto che i vigneti siano spesso distanti l'uno dall'altro fanno sì che le caratteristiche dei vini siano piuttosto variabili. La maggior parte della produzione riguarda i vini rosati, ottenuti di solito da uve Grenache Noir, Cinsaut e Tibouren.

Proseguendo il nostro viaggio lungo la costa, dopo Toulon, arriviamo a Bandol, tipico villaggio provenzale noto per la produzione del vino omonimo. Si tratta di un'area vinicola relativamente piccola (appena 600 ettari), dove si producono prevalentemente due tipologie di vino usando l'uva Mourvèdre: rosé giovani e freschi (con qualche eccezione, come il Domaine de Terrebrune, un ottimo rosato da invecchiamento), ma soprattutto vini rossi di grande complessità e struttura da conservare in cantina.

Non lontano da Bandol, e a pochi chilometri a est di Marsiglia, c'è un'altra prestigiosa zona vinicola francese: Cassis. Qui la produzione si concentra sui vini bianchi, piuttosto secchi e leggeri e spesso caratterizzati da sentori di erbe aromatiche, rosmarino su tutte.

Per concludere il nostro viaggio alla scoperta dei vini della Provenza, citiamo il Coteaux-d'Aix-en-Provence. A nord e a sud della antica città di Aix-en-Provence si trovano questi vitigni di uve Cabernet Sauvignon, Syrah, Cinsaut, Mourvèdre e Grenache Noir (il terreno si adatta alla coltivazione della bacca rossa), anche se non mancano alcuni vini bianchi e rosati, questi ultimi prodotti con l'antica tecnica del salasso.

Curiosità: la vigna di Montmartre

Pochi ne sono al corrente, ma nel cuore di Parigi (rue Saint-Vincent, sul versante orientale della Butte Montmartre) esiste una vera e propria vigna, perfettamente integrata nel paesaggio urbano della capitale francese. Risalente all'epoca gallo-romana, la vigna di Montmartre è composta da 2400 piante la cui uva dà un vino acidulo, detto il Clos Montmartre. La produzione annua si attesta sulle 700 bottiglie, il cui ricavato viene interamente devoluto al Comitato delle Feste del XVIII arrondissement. Non si tratta ovviamente di uno dei migliori vini francesi (un proverbio del XVII secolo ne lodava al massimo le qualità diuretiche: C'est du vin de Montmartre, Qui en boit pinte en pisse quarte), ma se siete in vacanza a Parigi ai primi di ottobre, non perdetevi la Festa della Vendemmia di Montmartre (Fête des Vendanges).

Per hotel a basso costo a Parigi, vicino Marsiglia o Nizza, vi consigliamo di cercare online su:

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