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venerdì 15 luglio 2016

Turismo fiscale. VACANZE 2016: CANARIE, MALTA, BULGARIA E CIPRO LE METE PREFERITE DAI ‘TURISTI DEL FISCO’ PER PAGARE MENO TASSE

L'escapologo fiscale: "Molti cercano la fiscalità agevolata ma commettono reato di esterovestizione"


Milano, 15 luglio 2016 – Estate 2016, quali sono le mete più gettonate? Sulla cronaca impazzano le prime foto dei party in barca e dei vacanzieri alle prese con la prova costume. 
Le classifiche individuano Formentera come la meta più gettonata dagli italiani insieme a Malta e a città intramontabili, come New York. 
La Thailandia invece è la preferita fra le destinazioni esotiche. 
Gli italiani quindi continuano a prediligere il mare ma quest'anno i numeri evidenziano l'esistenza un altro tipo di vacanzieri, quelli per cui il momento di relax coincide con la ricerca di soluzioni alternative, ad esempio in merito alle odiate tasse: li potremmo chiamare i vacanzieri del fisco. 
Anche quest'anno Gianluca Massini Rosati, l''autorità' italiana nel risparmio fiscale legale, ha concluso tramite il suo osservatorio, la 'mappa' degli aspiranti evasori: "È una tendenza sempre in voga quella fra imprenditori che sfruttano le vacanze estive per andare a visitare Paesi stranieri con fiscalità agevolata, magari con l'idea di trasferirvisi, o peggio, con l'idea di trasferire lì solo il centro dei loro affari, rimanendo però residenti in Italia, condotta che configurerebbe il reato di esterovestizione", afferma Massini Rosati,  professione escapologo fiscale e autore di 'Escapologia fiscale - 59 «segreti» leciti e illeciti' (www.escapologia-fiscale.com), il primo corso per imprenditori e professionisti per imparare a dimezzare il proprio carico fiscale, nel totale rispetto della legalità.

Anche questi italiani "fiscalmente sprovveduti" prediligono, al pari dei normali vacanzieri, il mare: "Ci sono quelli che vanno alle Canarie, a Malta, chi in Svizzera, chi a Cipro, chi nel Regno Unito, chi in Bulgaria, chi Gibilterra e così via: insomma, Stato che vai Fisco che trovi. Ogni Paese ha le sue regole e nonostante tutti gli Stati citati facciano parte del continente europeo sono tutt'altro che uniformi da punto di vista fiscale - continua ancora - Le Canarie sono senza dubbio la destinazione d'eccellenza per tantissimi web marketer italiani, la fiscalità è decisamente contenuta e chi lavora solo con il suo computer può farlo comodamente da una spiaggia. In merito a servizi e collegamenti dobbiamo ricordare che sono isole in mezzo all'Atlantico, geograficamente più vicine all'Africa che non alla Spagna", specifica ancora Massini.

Al secondo posto tra le "mete fiscali" da visitare d'estate c'è sicuramente Malta, che offre una tassazione del 5% pur rimanendo nell'Unione Europea. 
Si parla inglese (ma i locali masticano anche l'italiano) e di fatto l'isola è a un'ora di traghetto dalla Sicilia. 
Inoltre la cucina non è affatto male, senza dimenticare la comodità di arrivarci magari in traghetto con la famiglia per il primo viaggetto in avanscoperta

Per gli amanti della montagna non può mancare la "sempre verde" Svizzera, dove un fisco amico e la vicinanza con il nord Italia attraggono numerosi imprenditori e professionisti, principalmente avvocati, consulenti aziendali, ma anche medici e dirigenti d'azienda, che scelgono di spostarsi a vivere a Lugano pur mantenendo relazioni professionali nella vicinissima Milano. 
Per i maschietti che vogliono condire la vacanza con una buona compagnia femminile, non può mancare la Bulgaria, che è uno degli stati europei con le aliquote delle imposte sul reddito più basse e dove le ritenute fiscali sono state semplificate: in sostanza per le persone fisiche c'è un'aliquota unica del 10% applicabile a tutti i redditi, mentre per le società l'aliquota varia dal 5 al 10% in base alla tipologia di ricavi.

"Per chi invece, oltre ad una tassazione contenuta, punta veramente ad internazionalizzare il suo business, Londra è senza dubbio la meta prediletta. Anche se ora bisognerà leggere i nuovi trattati internazionali per capire se e come la Brexit impatterà sulla fiscalità inglese - afferma ancora Massini, che prosegue - E' chiaro che gli imprenditori che stanno pianificando le loro vacanze come se fossero un viaggio di lavoro, non sanno che in realtà è possibile rimanere in Italia e godere comunque di una fiscalità europea.  Con le giuste conoscenze e una corretta applicazione della legge è possibile infatti applicare una tassazione non eccessiva. Il problema inoltre è duplice, perché molti fra quelli che pensano a uno spostamento dall'Italia molto spesso sono stati mal consigliati o non seguono i consigli dei professionisti, con un alto rischio di commettere reati quali l'esterovestizione o, ancora più comunemente, inventarsi trasferimenti farlocchi che saranno poi ripresi a tassazione dal fisco italiano in sede di verifica".



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