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venerdì 25 luglio 2014

Esodo Luglio fine mese - Inizio vacanze estive 2014 - Oltre 8 milioni di italiani in viaggio - Turismo - Cescat Assoedilizia

Le previsioni dell'andamento del turismo estivo 2014, anno di possibile fine della crisi. Dichiarazione del Presidente Cescat Achille Colombo Clerici: "Lo sviluppo del settore penalizzato dalle carenze del pubblico e del privato"

PRIMO ESODO, dal 25 al 27 LUGLIO IN VIAGGIO OLTRE 8 MILIONI

In partenza da Roma 550-600.000, da Milano 300-350.000, da Torino 180-200.000, da Genova e da Bologna 100-120.000
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Roma, Milano – Il Cescat-Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di Assoedilizia prevede che nel prossimo week-end "lungo" del 25-26-27 luglio si metteranno in viaggio per le località turistiche oltre 8 milioni di italiani (5/milioni per uno-due giorni, oltre 3 milioni per le vacanze vere e proprie). Non ci dovrebbero essere grandi problemi sulle autostrade, anche se code e rallentamenti saranno inevitabili in taluni tratti: l'unico "bollino nero" è previsto il 3 agosto.

In partenza da Roma 550-600.000, da Milano 300-350.000, da Torino 180-200.000, da Genova e da Bologna 100-120.000.

Cescat indica una "forbice" in quanto i dati di fonte propria e di altre fonti sui quali sono state fatte le elaborazioni presentano forti elementi di aleatorietà. Uno per tutti, l'andamento meteorologico, che inciderà senza dubbio sul numero delle partenze.

Comunque,  per il turismo estivo 2014 valgono due importanti considerazioni: il calo che da sei anni inanellava consistenti segni meno rispetto all'anno precedente sembra modificarsi in lieve aumento grazie soprattutto al turismo straniero, anche se, nel complesso, l'Italia continua a perdere quote di mercato. Mantiene comunque la quinta posizione nel mondo.

Sono in totale 32-33 milioni (22 milioni in agosto) i turisti estivi italiani 2014, una cifra che non si discosta molto da quella del 2013. Alle vacanze si rinuncia solo in casi estremi, si riducono semmai durata, distanze dal luogo di residenza e si tagliano i divertimenti. Le vacanze dureranno: da 1 a 7 giorni per il 64%; da 8 a 14 per il 32%; da 15 a 21 per il 3%; da 22 ed oltre 1%. Spenderanno mediamente quasi 800 euro pro-capite.

Le mete. Il 48% sceglierà il mare, il 14% la montagna (stagione non positiva) e le città d'arte, l' 11% i laghi. Il restante 13% si divide tra campagna (agriturismo), crociere, fitness, ecc.

La classifica delle mete. La Puglia conquista la testa della classifica seguita  da Sicilia, Emilia Romagna, Toscana e Liguria. 

Dove si alloggia. Alloggi privati 42%, albergo 36%; case di proprietà 13%; altro (agriturismo, spa/terme/centri benessere, campeggio) 9%.

Stranieri. Le città italiane vengono viste, all'estero, come il miglior connubio al mondo di arte, di paesaggi e di buona cucina. Il Belpaese viene indicato quale prima meta da parte dei turisti stranieri anche se, per motivi vari, si posiziona al quinto posto dopo Francia, Usa, Spagna e Cina nelle presenze effettive. La presenza dei turisti stranieri è in lieve aumento: principalmente tedeschi (saldamente al primo posto con oltre il 22% del totale), seguiti da nordamericani, francesi, britannici, spagnoli. Anche se, in assoluto, si tratta di piccole cifre, consistente incremento percentuale di russi, cinesi, latinoamericani e indiani. Potrebbero essere di più se venissero concessi più visti, pare che soltanto una parte della richiesta venga soddisfatta. Una curiosità. La Cina è diventata il primo Paese per spesa turistica, oltre 100 mld di dollari (totale del business del turismo mondiale nel 2013, quasi 1.100 mld di dollari). Le mete: aumenta costantemente l'interesse per le città d'arte "minori", la costiera Amalfitana, le Cinque Terre, il Lago di Garda, il Mezzogiorno e le isole, soprattutto tra i turisti definiti "repeater", ovvero coloro che sono già stati in Italia, ma ci ritornano per altre vacanze.  Ancora un dato: nel 2013 i turisti italiani e stranieri hanno speso direttamente in Italia oltre 72 mld di euro, pari al 4,5% del pil che sale ad oltre il 10% con l'indotto: per l'intero 2014, 163 miliardi.



Secondo Cescat, pure il prossimo week-end conferma alcune tendenze  in atto da tempo:

- la dilatazione del periodo di vacanze estive che va da metà giugno a fine settembre. Oggi, a fine luglio, alcuni milioni hanno effettuato un periodo importante di ferie;

- la suddivisione delle vacanze in più periodi (2 milioni fanno gite frequenti di 2-4 giorni);

- la permanenza nelle grandi città, perché più vivibili, proprio nel mese di agosto;

- l'utilizzo, per scegliere le proprie mete, di internet (circa il 60%);

- la riduzione della durata media della vacanza.


Commenta Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia-Cescat: "Quello del turismo è l'unico settore che può progredire anche in tempi di crisi economica, in cui la produttività stenta a crescere; ciò in quanto il suo sviluppo non è in alcun modo legato ai limiti di capacità di assorbimento da parte del mercato, come avviene per i beni durevoli, poiché risponde alla insopprimibile naturale tendenza ad un continuo miglioramento ed accrescimento culturale e di benessere.

Sicché il turismo sta dimostrando di rappresentare, in questa congiuntura economica, la via di uscita per controbilanciare la stasi di altri settori.

Purtroppo, nel nostro Paese assistiamo ad un insufficiente utilizzo delle potenzialità di questo comparto economico.

Scontiamo l'incapacità pubblica, in sede locale e nazionale, di ridurre a sistema il ricchissimo asset del patrimonio turistico, nonché gli effetti di una miope politica centrale di promozione nell'ambito internazionale. E l'insipienza dei privati: prezzi alti, servizio spesso non adeguato, assenza di una cultura dell'ospitalità, frammentazione dell'industria turistica (su 35.000 hotel solo poche centinaia appartengono a catene alberghiere di qualche peso).

Se l'Italia vuole mantenere e migliorare la propria posizione internazionale in campo turistico, scesa ad iniziare dal 1970 dal primo al quinto posto nella classifica mondiale, occorre un deciso cambiamento di strategia, a cominciare da incentivi pubblici, come hanno già fatto i governi di Francia, Spagna, Grecia, Croazia e di altri Paesi.

Seguono l'integrazione della politica per il turismo con quelle dei trasporti, dei beni culturali e dell'ambiente: nonché un coordinamento unico che superi la frammentazione di competenze tra Regioni e la miriade di strutture di promozione locale."


Foto: Achille Colombo Clerici con Bernardo Negri da Oleggio vice presidente Assoedilizia

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